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Tutti i premiati del XIII Sardinia Film Festival.

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Un’edizione strepitosa.
Vince la XIII edizione il corto “Matria” del regista spagnolo Alvaro Gago
La Medaglia della Presidenza del Senato va a Marcello Fois - Festival Letterario della Sardegna | Gavoi.
Il Premio Villanova Monteleone al Miglior documentario italiano è per “Cinema grattacielo” di Marco Bertozzi 
Il Bosa Animation Award va allo spagnolo “Bendito machine IV - carry on” di Malis Jossie.
Ecco l'elenco completo co tutte le giurie:
Verbale Giurie XIII SardiniaFilmFestival – 2018
 
 
Le giurie della XIII edizione del Sardinia Film Festival così composte:
 

Fiction e School over 18:
Vladimir Malyshev (Sceneggiatore, Russia); Philipp Stadelmaier (Critico Cinematografico, Germania); Angelique Muller (Regista, Malta)

Documentary
Elisabetta Pandimiglio (regista); Alessandra Pescetta (regista e docente al CSC di Milano), Maurizio Del Bufalo (Direttore artistico del festival dei Diritti Umani di Napoli);

Animation
Mauro Carraro (Animatore); Alberto Castellano (giornalista); Eugenia Gaglianone (curatrice di eventi);

Experimental – Video art
Cristiano Mattei, Giulia Petruso, Manuela Mirai, Michela Iaquinto, Taras Halaburda (Studenti dell’Accademia Sironi di Sassari coordinati dal docente Silvio Farina)
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Dopo aver visionato le 90 opere ammesse in concorso e divise per sezioni, ognuno di propria competenza, si sono riunite presso la sede del Sardinia Film Festival per l’attribuzione dei riconoscimenti previsti dal regolamento e hanno deciso di assegnare all’unanimità:

Best Italian fiction:
La faime va tout droit di Giulia Canella (Italy, 2017),
perché apre una finestra sull’anoressia, che è percepita di solito come una malattia femminile, e il ritratto empatico che fa del rapporto negativo di un giovane uomo nei confronti della propria immagine.

Special Mention 
Stai sereno di Daniele Stocchi (Italy, 2017),
per l’efficacia con cui racconta lo stato di una società in crisi.

Best Foreign fiction 
Matria di Alvaro Gago (Spain 2017),
per il suo ritratto fedele e vivido della difficile realtà della classe operaia e per la forza comunicata dalla protagonista che lavora duramente per tenere a galla la famiglia.

Special Mention
O vestido de Myriam di Lucas Rossi H. (Brasil, 2017),
per la sua toccante umanità e la poeticità nel raccontare il lutto di un uomo anziano per sua moglie.

Best School Over 18:
Iron hands di Cheng Johnson (USA, 2017),
per l’impeccabile realizzazione di una storia raccontata con semplicità, dove i pesi sollevati dalla protagonista diventano leggeri.

Special Mention 
Clandestine di Sofia Rocha (Argentina, 2016),
per l’emozionante ed intensa immersione nel mondo della schiavitù del giorno d’oggi.

Vincitore del SFF 2018:
Matria di Alvaro Gago (Spain 2017), per l’importanza di questo film nella realtà economica nell’ Europa di oggi.

Best Italian Documentary:
Cinema grattacielo di Marco Bertozzi (Italy 2017), 
per la capacità di dare anima e voce, con intensa sperimentazione visiva e sonora, ad una struttura architettonica densa di umanità che, attraverso le tante porte e finestre, mette in relazione vite altrimenti inconciliabili e diventa, così, emblema di una comunità ideale.

Special Mention 
Oltre il confine di Federico Massa (Italy 2017),
film di memoria e coraggio: storia di Ettore Castiglioni, straordinario alpinista, antifascista e partigiano che, con la sua ricerca di abbattimento dei confini, ci porta ad una inevitabile e necessaria riflessione su fatti di scottante attualità, in un’epoca in cui vengono incriminati i soccorritori dei migranti che attraversano le Alpi in cerca di vita migliore”.

Best Foreign Documentary
The lake di Daria Blokina (Russian Federation 2016)
Poetico racconto nel racconto: la protagonista, telecamera tra le mani, riprende la natura attorno con cui si sente in comunione assoluta, creando così una narrazione soggettiva di realtà che restituisce bellezza alla sua vita faticosa, segnata da una perdita inconsolabile.

Special Mention
The fourth kingdom di Adàn Aliaga (Spain 2017) 
Per aver costruito - con immagini crude e colonna sonora straniante e marziana - una forte metafora che accosta l’ urgenza del riciclo della plastica a quella del recupero di un’umanità invisibile, in un mondo sempre più indifferente e spietato.

Bosa Animation Award
Bendito machine IV - Carry on di Jossie Malis (Spain 2018)
Acuta parodia delle contraddizioni della contemporaneità, capace di svelare con soluzioni originali il delirio di onnipotenza dell’uomo e al tempo stesso la sua vulnerabilità.

Special Mention 
Where is my moon? di Baek mi-Youg (Sud Corea 2017)
Favola monocromatica dall’animazione semplice ed efficace che prende forma in un flusso onirico, cullato da una melodia coinvolgente, fra dimensione acquatica ed eterea.

Best Video Art
Templanza di Pablo Radice (Argentina, 2017)
Per la capacità di trasportare lo spettatore in un punto zero della visione, dilatando il tempo fino quasi a fermarlo, e di immergerlo in un luogo in cui la contemplazione di ogni elemento di quel cosmo trascende l’oggetto in sé per trasformarlo in simbolo; In questo spazio organico, un altrove apparentemente molto lontano ma non impossibile da raggiungere, l’uomo comunica con il numinoso, in un viaggio che lo riporta al Logos primordiale della creazione, attraverso un linguaggio archetipico.

Menzione Speciale
The vertigo di Fran Agullò (Spain, 2017)
Per la capacità di aver giocato su simboli, immagini e suoni contrastanti in grado di perturbare lo spettatore
attraverso una sollecitazione sinestesica straniante eppure chiarissima nella sua contraddizione. La calla - il latte di Era - il fallo - lo sperma ed il sangue. L'innocenza ed il dolore - la morte e l'illuminazione. Il corpo e l'anima - ed ogni congiunzione è copula.

Best Experimental
Perehod (Transition) di Denis Kurlaev (Russian Federation, 2017)
Per la capacità di affascinare, sorprendere e coinvolgere scena dopo scena lo spettatore. Scenari mistici e favolistici si alternano a introspezioni, accompagnati da un particolare uso della fotografia e della sceneggiatura.
Ambientazioni e stacchi di colore trasportano in dimensioni contemplative, e il dinamismo talvolta rallentato contribuisce al forte impatto creato dalle immagini. L'eleganza della protagonista si sposa con quello della natura, i
quali suoni sono dolcemente accompagnati da quelli del violino. Il finale lascia lo spettatore dentro una calma estasi.

Special Mention
Ka di Claudio Capanna (Italy, 2017)
Che cos'è l’uomo nella natura? Un nulla rispetto all'infinito, un tutto rispetto al nulla, qualcosa di mezzo tra il tutto e il nulla. -Blaise Pascal - Per esser riuscito a raccontare un'immersione nella "Realtà", fatta di immagini mute che nel loro silenzio avvolto dall'acqua ci mostrano con fermezza il rapporto tra Natura e la Creazione della Vita.
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Giuria Giovani Villanova Monteleone - Meno 18 (Alessia Doppiu, Angelica Piras, Eleonora Unale, Roberto Solinas)

Premio Giuria Giovani Villanova Monteleone
Il nome del padre di Daniele Ceccarini e Mario Molinari (Italy, 2018)
Per averci dato una lezione sulla voglia di riscatto, sulla determinazione, sul coraggio, sulla voglia di andare oltre il passato che suo malgrado il protagonista si è trovato ad affrontare, per aver diffuso una toccante lezione di vita.

Premio Scuola sotto 18 (premio Presidente della Camera dei Deputati)
Power Off della scuola I.C. 70 Marino Santa Rosa – Napoli regia di Mena Solipano (Italy, 2017)
Per aver trattato un argomento attuale che descrive come la tecnologia stia prevalendo sui rapporti umani tanto da arrivare a far perdere il piacere del contatto umano con le altre persone come in questo caso influendo sul 
rapporto madre-figlia.

Giuria Ristretta - Casa circondariale di Bancali- Sassari, sezione maschile composta da 16 detenuti di diverse nazionalità; sezione femminile7 membri di nazionalità diversa coordinati del Garante dei detenuti Mario Dossoni

Premio Giuria ristretta maschile

Ex equo:
Stai sereno di Daniele Stocchi (Italy, 2017),
Con una povertà di mezzi, con grande intensità, ci fa capire come una persona possa trovare dentro se stesso la forza di ascoltare e di sostenere chi sta apparentemente meglio. Anche noi detenuti pur stando male, quando parliamo con le nostre famiglie diciamo che stiamo bene perchè capiamo la loro sofferenza. E il corto descrive molto incisivamente situazioni diffuse che si tende a ignorare.

Fifo di Sacha Ferbus e Jeremy Puffet (Belgio, 2017)
perchè evidenzia il conflitto tra gli ideali, ciò che vorresti essere e fare, pur con sofferenza, la necessità di rispettare regole prive di umanità, spietate. Anche se devi distaccarti da situazioni che senti più tue. Se non accetti alcune regole è difficile inserirti nel mondo del lavoro. E se hai un passata difficile, pur essendo accolto dagli altri, ci sarà sempre qualcuno che te lo farà pesare.

Premio Giuria ristretta femminile

Black I am di Laura Bermudez (Honduras, 2017):
Il cortometraggio invita ad andare avanti in ogni situazione e a non arrendersi qualunque siano le difficoltà.
Descrive la presa di coscienza di tre donne nere prima accentando la loro condizione dell’essere nere e poi sviluppando un senso di orgoglio nell’esserlo. Il tutto è presentato non in modo retorico, ma in situazioni
quotidiane. Restano impresse le bambine che si tuffano e giocano nell’acqua. Ed è la generalizzazione del percorso di molte donne.

Menzione speciale
O vestido de Myriam di Lucas H. Rossi (Brasil, 2017) 
per la tenerezza con cui è descritta una anziana copia. Al termine della vita sono talmente fusi l’uno nell’altro che quando la donna viene meno lui si immedesima totalmente in lei e la fa rivivere in se stesso.
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Giuria Diari di Cineclub (periodico indipendente di cultura e informazione cinematografica) in rappresentanza della redazione presente al festival, composta da Maria CapraseccaMarco AsunisSalvatore TarasAngelo Tantaro.

Premio Diari di Cineclub 
The harvest di Andrea Paco Mariani (Italy, 2017)
Per aver colto con estrema sensibilità il drammatico sradicamento di un gruppo di lavoratori agricoli stranieri nel
Lazio in prossimità di Latina e aver evidenziato con forza, attraverso la storia di questa comunità Sikh, quanto lo sfruttamento ignobile del lavoro possa essere superato solo attraverso gli insegnamenti di una lotta organizzata e l’appropriazione della lingua quale strumento culturale decisivo per l’affrancamento e la difesa consapevole dei propri diritti.

Targa UnipolSai young director
A Natalia Konchalowskji, classe 1991, talento emergente che conferma la nobile tradizione di una cinematografia importante della sua nazione di origine.

Inoltre la Commissione artistica del Sardinia Film festival ha asssegnato la medaglia di rappresentanza del Presidente del Senato a Marcello Fois - Festival letterario L'Isola delle Storie - Gavoi.

I giurati:
#VladimirMalyshev #PhilippStadelmaier #Angelique Muller #ElisabettaPandimiglio #AlessandraPescetta #MaurizioDelBufalo #MauroCarrano#AlbertoCastellano
#EugeniaGaglianone #MariaCaprasecca ##MarcoAsunis
#SalvatoreTaras #AngeloTantaro
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La segretaria di Giuria Antonia Carta; il direttore artistico Carlo Dessì 
Sassari 12 Luglio 2018
scarica il catalogo sul sito del festival: http://www.sardiniafilmfestival.it/…/programma-proiezioni-…/

Diari di Cineclub | Media partner

Nella foto di Marco Dessì, da sx: la presentatrice Rachele Falchi; Il premiato Massimo Fois - L'isola delle Storie | Festival di Gavoi; il presidente Angelo Tantaro

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