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Sardinia Film Festiva VII edizione

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Sommario
Diario VII edizione Sardinia Film Festival - Presidenza A. Tantaro
Resocsonto serata conclusiva e verbale delle giurie
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Diario VII edizione Sardinia Film Festival - Presidenza A. Tantaro

Lunedì 25 giugno, nel Polo didattico "Quadrilatero" in viale Mancini 5 a Sassari, sarà inaugurata la settima edizione del Sardinia Film Festival, il concorso internazionale di cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic e con la presidenza del festival di Angelo Tantaro.

 

PRIMA GIORNATA SARDINIA FILM FESTIVAL
lunedì 25 giugno 2012, Polo didattico “Quadrilatero”
in viale Mancini 5, Sassari


La settima edizione del Sardinia Film Festival inizia lunedì 25 giugno alle 17.30 con la proiezione dei primi 21 cortometraggi tra i 183 in concorso. Nell’aula Rossa (internazionali) e in quella Verde (nazionali) del Quadrilatero (viale Mancini 5), il pubblico potrà assistere a una selezione di opere appartenenti alle sette categorie in gara: Fiction internazionale, Fiction nazionale, Documentario, Sperimentale, Animazione, Videoarte, Vetrina Sardegna.
Tra i corti internazionali, da non perdere l’animazione Keha mälu (Body memory) di Ulo Pikkov dall’Estonia; la video-arte Coucoune dell’israeliano Golan Shimrit; le fiction Recycling del croato Branko Istvancic e quella che arriva dalla Germania Apele tac (silent river) di Anca Miruna Lazarescu.
Tra i cortometraggi italiani, sono da segnalare l’originale fiction musicale Gianni Schicchi del regista Francesco Visco, con personaggi che cantano in stile barocco; il documentario Midnight Bingo di Antonio Longo sulla leggendaria arte di arrangiarsi dei napoletani; il corto di animazione Neoseme di Alex Ledda per la categoria Vetrina Sardegna.
L’apertura ufficiale del festival è alle 21 nel cortile del Quadrilatero. Dopo i saluti del presidente della manifestazione, Angelo Tantaro, e del presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, verranno proposti al pubblico tre documentari in concorso.
Per il primo, Amanar Tamasheq, sarà presente il regista, lo spagnolo Lluis Escartin. Il documentario segue le giornate di una tribù Tuareg per raccontare la condizione dei nomadi del deserto come popolo senza stato, spesso costretto a vivere nei campi profughi, guardato con sospetto dal mondo occidentale. Il film anticipa la giornata “Focus Africa” (mercoledì 27).
Anche il giornalista e critico cinematografico Sergio Naitza e i produttori del suo Per noi il cinema era “Proibito”-secondo film in proiezione- parteciperanno alla serata inaugurale. Il documentario di Naitza raccoglie testimonianze e aneddoti delle comparse che lavorarono nel film di Mario Monicelli Proibito, adattamento del romanzo “La madre” di Grazia Deledda, realizzato nel 1954 sui set naturali di Tissi, Aggius e altri luoghi della Gallura.
Il terzo e ultimo cortometraggio della serata, Fra due mondi. Ritratto di Maria Giacobbe di Francesco Satta, è un omaggio alla scrittrice nuorese autrice di numerose opere tra le quali “Diario di una maestrina” e “Arcipelaghi”. Satta ne racconta esperienze e scelte di vita, soprattutto la decisione, a metà degli anni Cinquanta, di lasciare la Sardegna e l’Italia per trasferirsi in Danimarca dove attualmente vive.


SECONDA GIORNATA SARDINIA FILM FESTIVAL
martedì 26 giugno 2012, Polo Didattico “Quadrilatero” in viale Mancini 5, Sassari


Doppio evento speciale per la seconda giornata del Sardinia Film Festival, martedì 26 giugno. Il primo appuntamento, in collaborazione con Nuovo Circolo del Cinema, è alle 10.30 nell’aula Portogallo, con l'introduzione da parte di Lorenzo Saglio del documentario Buio in sala (2011) di Riccardo Marchesini. Attraverso le testimonianze di attori (Ivano Marescotti), registi (Pupi Avati), personaggi dello spettacolo (Gianni Morandi, Samuele Bersani), il film ripercorre un decennio di crisi culturale e cinematografica in Italia. Dal 2000 nel nostro Paese hanno abbassato le saracinesche 616 sale cinematografiche. La maggior parte di queste erano sale storiche delle nostre città, luoghi amati dalle persone che li frequentavano non solo per vedere i film ma anche per socializzare, innamorarsi, discutere di politica.
Protagonista del secondo evento speciale, realizzato in collaborazione con Associazione Norberto Bobbio-Sassari, è il regista Massimiliano Mazzotta che arriva al Quadrilatero (18.30, aula Spagna) per condividere con il pubblico la visione del suo documentario Oil. La forza devastante del petrolio, la dignità del popolo sardo. Oil, realizzato nel 2009 dopo un lungo lavoro di documentazione e una serie accurata di interviste, è una denuncia dei danni provocati da più di quattro decenni di industria petrolchimica -la Saras di Angelo Moratti- sulla salute degli abitanti di Sarroch, ex paradiso naturale sulla costa sud-orientale della Sardegna. Dopo la proiezione, insieme al regista animeranno il dibattito la giornalista Stefania Divertito, il magistrato Guido Vecchione, il medico Salvatore Brianda.
Le proiezioni pomeridiane dei cortometraggi in concorso iniziano alle 17.30 nelle aule Verde (internazionali) e Rossa (nazionali). Da non perdere la fiction tedesca Der Philatelist di Jan-Gerrit Seyler, insieme alle italiane Black out di Daniele Riccioni interpretata da Marco Messeri, Il numero di Sharon di Roberto Gagnor, Il sospetto di Giovanni Meola con Massimo Dapporto e una video-arte che arriva da Taiwan The Art-Qaeda Project di Ho Wei Ming.
Tra i corti in programma la sera(dalle 21 nel cortile del Quadrilatero), spiccano il bellissimo When the kid was a kid, toccante fotografia della condizione delle donne in Iran, paese natale della regista Anahita Azvinizadeh, e la fiction brillante The promotion del francese Manu Joucla che racconta rapporti di forza ed equilibri precari nel mondo del lavoro.


TERZA GIORNATA SARDINIA FILM FESTIVAL
mercoledì 27 giugno 2012, Polo Didattico “Quadrilatero” in viale Mancini 5, Sassari


La terza giornata del Sardinia Film Festival, mercoledì 27 giugno, è “Focus Africa”: una full immersion nel grande continente raccontato da dieci registi attraverso i generi del documentario e della fiction. Dalla mattina alle 10.30 (aula Portogallo) e poi per tutto il pomeriggio (17.30 Aula Verde) e la sera (alle 21 nel cortile del Quadrilatero), gli spettatori entreranno in un mondo coinvolgente, a volte drammatico a volte capace di gesti sorprendenti.
Da non perdere tre corti in proiezione di sera. Il primo, la fiction Bruleurs del francese di origini algerine Farid Bentoumi, è una sorta di film nel film. Un gruppo di giovani migranti documenta con una videocamera il proprio viaggio: dall’imbarco in Algeria alla traversata su una carretta del mare, fino all’arrivo in Spagna immaginata come un nuovo Eldorado.
Il bellissimo El somriure amagat (Il sorriso segreto) del regista catalano Ventura Durall è la storia di un bambino etiope di 10 anni che, dopo essere scappato di casa per raggiungere Addis Abeba, entra a far parte di un gruppo di minorenni che vivono per strada come una micro-società unita e solidale.
Lo svizzero Rolando Colla in Einspruch VI (Obiezione VI) racconta la vicenda drammatica della deportazione di un richiedente asilo politico. Il corto è girato in soggettiva, in modo da far coincidere lo sguardo dello spettatore con quello del protagonista in un crescendo di tensione e partecipazione emotiva.
Oltre alle proiezioni di “Focus Africa”, mercoledì pomeriggio gli spettatori del festival potranno vedere 10 corti italiani dalle 17.30 in Aula Rossa.
Da segnalare, il documentario Gabanì-due volte campione di Riccardo Salvetti, dedicato al campione di ciclismo Arnaldo Pambianco; La penna di Hemingway di Renzo Carbonera con un cast dove spiccano i nomi di Christiane Filangieri, Sergio Rubini, Cosimo Cinieri; Polvere di Andrea D'Asaro recitato in siciliano con sottotitoli in italiano.


QUARTA GIORNATA SARDINIA FILM FESTIVAL
giovedì 28 giugno 2012, Polo Didattico “Quadrilatero” in viale Mancini 5, Sassari


*Per la sera è in programma una sorpresa per i patiti del calcio: dalle 20.30, in una delle aule del Quadrilatero, sarà allestito uno schermo dove i tifosi potranno seguire la semifinale degli Europei tra Italia e Germania. Nel cortile, invece, le proiezioni dei cortometraggi in concorso inizieranno alle 21 e procederanno come da programma.
Il regista siciliano Aurelio Grimaldi è il protagonista dell’evento speciale -in collaborazione con Nuovo Circolo del Cinema- di giovedì 28: la proiezione di Cinque bravi ragazzi, preceduta da un’introduzione di Lorenzo Saglio, in aula Portogallo alle 10.30 di mattina.
Il documentario ha per protagonisti cinque “mostri sacri” del cinema italiano, Ugo Gregoretti, Carlo Lizzani, Francesco “Citto” Maselli, Nino Russo e Carlo Arlorio, autori del film collettivo Scossa realizzato per il centenario del terribile terremoto di Messina del 1908. Partendo da quel lavoro condiviso, Grimaldi li intervista e li fa parlare delle loro vite, delle tappe importanti delle loro carriere, delle loro idee politiche e della società contemporanea. Dopo la proiezione, il regista dialogherà con il pubblico in sala.
Aurelio Grimaldi (quest’anno anche tra i giurati del festival) ha iniziato a fare cinema negli anni Ottanta, scrivendo le sceneggiature di Mery per sempre e Ragazzi fuori per Marco Risi. Grande ammiratore di Pasolini, gli ha dedicato i film Nerolio, Rosa Funzeca, Un mondo d’amore. Oltre che regista è anche scrittore.
Le proiezioni dei corti in concorso iniziano di pomeriggio dalle 17.30 nelle aule Verde (internazionali) e Rossa (nazionali). Tra i film stranieri: l’animazione The wolf and the ewe del regista iraniano Mohammad-Ali Soleymanzadeh e le fiction I would like to be a cliff di un altro iraniano, Saeid Khademi, e Gosti samosto nisu stigli (Gli ospiti stanno per arrivare) della regista serba Tea Lukac.
Tra gli italiani, nella vetrina Sardegna si segnalano Assenza di Francesco Zoppè e Manlio Delogu del Cineclub Sassari, e Barcelona en dos colors di Alberto Diana del Cineclub Sulcis Iglesiente.
Per la sera il festival riserva una sorpresa: dalle 20.30, in una delle aule del Quadrilatero, sarà predisposto uno schermo sul quale i tifosi potranno seguire la semifinale degli Europei tra Italia e Germania.
Nel cortile, invece, le proiezioni dei cortometraggi in concorso inizieranno alle 21 e procederanno come da programma. Tra i corti in proiezione, spiccano un’animazione che arriva dall’Estonia, Elu kilukarbis (Packed like sardines) di Stella Salumaa, e due fiction: la spagnola Dicen di Alauda Ruiz De Azua e Ainult meie kolm (Solo noi tre) del regista sardo Giampietro Balia (presente alla proiezione) prodotta in Estonia. Da non perdere, infine, Caves 2011 di Sirio Sechi e Vittorio Crobu. Il documentario segue l’addestramento di sei astronauti, incaricati dall’Agenzia Spaziale Europea di riprodurre in una grotta le condizioni di vita tipiche dello spazio.


QUINTA GIORNATA SARDINIA FILM FESTIVAL
venerdì 29 giugno 2012, Aula Magna Università di Sassari (piazza Università) Polo Didattico “Quadrilatero” in viale Mancini 5, Sassari


La quinta giornata del Sardinia Film Festival, venerdì 29 giugno, si apre alle 9.30 del mattino nell’Aula Magna dell’Università (piazza Università) con il convegno nazionale organizzato dal Cineclub Sassari “L’associazionismo culturale agli albori del XXI secolo. L’impegno dell’operatore culturale e il rogo della cultura”. Al meeting, moderato dal regista e sceneggiatore Italo Moscati, parteciperanno i presidenti delle associazioni cinematografiche riconosciute dal Ministero per i Beni e le Attività culturali: FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema); UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci); FIC (Federazione Italiana Cineforum); CINIT (Cineforum Italiano); FEDIC (Federazione Italiana Cineclub); ANCCI (Associazione nazionale circoli cinematografici italiani); UICC (Unione Italiana Circoli del Cinema); CSC (Centro Studi Cinematografici); CGS Sardegna (Circoli Giovanili Socioculturali); Aica (Associazione per Iniziative Cinematografiche e Audiovisive). Il convegno si propone di fare il punto sul futuro dell’associazionismo e sulle prospettive per chi si occupa di cultura.
Le proiezioni dei corti in concorso iniziano alle 17.30 nelle aule Verde (internazionali) e Rossa (nazionali).
Tra i film stranieri, di forte impatto Silent cries del regista Amir Taha che affronta il tema della violenza sulle donne in Iraq.
Tra gli italiani, il documentario Hitler’s drug di Alessandro Molatore è una storia di traffici di droga ed essere umani ambientata in Cambogia. Lo sperimentale Il poeta di Mauro John Capece è dedicato alla poesia e ai poeti. La Vetrina Sardegna è rappresentata da Battiti di Simeone Latini, storia di un’adolescenza vissuta in quartiere degradato di Cagliari, e da Lo sguardo dolce di Paola Sappia, fotografia di un rapporto di coppia in crisi.
Di sera, dalle 21 nel cortile del Quadrilatero, sono da segnalare il bellissimo Love bushido del belga Klaus Pas; il messicano La mina de oro di Jaques Bonnavent, divertente storia di un amore nato via chat tra una donna comune e il proprietario di una miniera d’oro; Count down di Max Croci con nel cast Ambra Angiolini e Carla Signoris; Tzuf dell’israeliano Ofer Matan.

 

PREMIAZIONE CORTI SARDINIA FILM FESTIVAL 2012
Sabato 30 giugno, Polo didattico “Quadrilatero”, viale Mancini 5 a Sassari


La settima edizione del Sardinia Film Festival si chiude sabato 30 giugno con la visione degli ultimi cortometraggi in concorso e, di sera, con la proclamazione dei vincitori.
La giornata, intensa e piena di appuntamenti da non perdere, inizia di mattina alle 10.30 con la visione dei film. Dopo la pausa pomeridiana, si riprende alle 17.30, sempre nelle aule: Verde per i corti internazionali, Rossa per i nazionali. Tra i film da segnalare: Dans le cour des grands di Annarita Zambrano che racconta una storia di bullismo declinata al femminile; l’animazione The lost town of Switez dello svizzero Kamil Polak, selezionato per il festival di Berlino; la fiction “psicologica” X=X+1 dello slovacco Juraj Krasnohorsky. Dall’Iran arriva Barbie di Ali Asgari, mentre la Germania è in concorso con la fiction I don’t like dancing di Joachim Dollhopf ed Evi Goldbrunner. L’Uruguay partecipa con una storia di amicizia tra bambini di Paesi diversi ostacolata dai grandi, La pelota de football di Laura González. Dalla Francia, infine, arriva If you want yourmother back di Xavier Douin, storia surreale di un bambino che prende in ostaggio la Madonna per avere la bicicletta dei suoi sogni.
Di sera, a partire dalle 21, nel cortile del Quadrilatero, la giuria –composta dai registi Aurelio Grimaldi e Gabriella Rosaleva e dai critici cinematografici Elisabetta Randaccio, Giulia Zoppi, Alessio Trerotoli, Francesco Bellu e Maria Cristina Caponi- renderà note al pubblico le motivazioni che hanno portato alla scelta dei film vincitori per categorie: fiction internazionale, fiction nazionale, documentario, animazione, video-arte, sperimentale, vetrina Sardegna.
Nella stessa serata è in programma l’ultimo evento speciale di questa edizione. In collaborazione con la Società Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari, il festival propone al pubblico il cortometraggio I morti di Alos di Daniele Atzeni, alla presenza del regista. Il film, unico rappresentante italiano al festival di Clermont Ferrand 2012, usa la tecnica del “falso documentario” per raccontare la storia di un paese immaginario della Sardegna, Alos appunto, industrializzato a metà del secolo scorso e distrutto da una catastrofe chimica nel 1964. L’unico sopravvissuto è il protagonista Antonio Gairo, voce narrante del film e memoria storica di un mondo che non esiste più. [Sommario] [Lista Edizioni]

RESOCONTO SERATA CONCLUSIVA e VERBALE delle GIURIE
VII SARDINIA FILM FESTIVAL 2012
sabato 30 Giugno 2012
183 cortometraggi scelti tra 1000 provenienti da tutto il mondo, eventi speciali, 42 ore di proiezioni non stop mattina-pomeriggio-sera, un convegno nazionale sull’associazionismo culturale. Soprattutto tanto pubblico e tanti registi e attori che per una settimana hanno animato le aule e il cortile del Quadrilatero. Si è chiusa con un bilancio brillante la settima edizione del Sardinia Film Festival, il concorso internazionale per cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic.
«È stata un’edizione bellissima –ha detto al pubblico Carlo Dessì, presidente del Cinelub Sassari – Abbiamo avuto una risposta eccezionale da parte del pubblico che ha partecipato alle proiezioni sia di mattina che di pomeriggio che di sera. E pensare – ha aggiunto - che le sale cinematografiche in Italia restano spesso vuote. Questo vuol dire che il cinema “piccolo”, le produzioni indipendenti risultano più gradite al pubblico di tanti prodotti costosi realizzati dalle grandi major».
La serata conclusiva del Sardinia Film festival 2012 ha visto la proclamazione dei cortometraggi vincitori da parte della giuria composta dai registi Aurelio Grimaldi e Gabriella Rosaleva e dai critici cinematografici Maria Cristina Caponi, Elisabetta Randaccio, Francesco Bellu, Jacopo Tantaro, Alessio Trerotoli. Un premio speciale è stato assegnato inoltre ad Attilio Mastino, rettore dell’Università di Sassari (da sette anni l’ateneo ospita il festival, nel polo didattico Quadrilatero) in segno di riconoscimento per la sensibilità culturale dimostrata verso il Sardinia Film Festival e più in generale per l'attenzione verso i nuovi linguagdella comunicazione come strumenti essenziali per la formazione e lo scambio tra culture.
Nel corso della serata il pubblico, particolarmente numeroso, come del resto in tutte le sei giornate della manifestazione, ha assistito all’ultimo evento speciale di questa edizione (in collaborazione con Società Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari): la proiezione del documentario I morti di Alos alla presenza del regista Daniele Atzeni. Il corto è stato l’unico rappresentante italiano al prestigioso festival di Clermont-Ferrand 2012. Il film, seguendo la tecnica del falso documentario, racconta la storia di Alos, un paese immaginario della Sardegna, della sua industrializzazione a metà del secolo scorso e della catastrofe chimica che lo distrusse nel 1964. Unico sopravvissuto Antonio Gairo, voce narrante del film.
Come ha raccontato il regista, I morti di Alos è stato presentato per la prima volta al Babel Festival, kermesse organizzata dalla Società Umanitaria_Cineteca Sarda di Cagliari e riservata alle lingue minoritarie. Proprio per partecipare al festival, il film –originariamente in italiano- è stato doppiato in sardo dalla splendida voce di Giovanni Carrone.
In sette anni di vita, il Sardinia Film Festival ha conquistato un’importanza crescente in città. Lo dimostrano la forte partecipazione del pubblico e le attestazioni di fiducia che arrivano dalle istituzioni. Prima di tutto, dal rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, che, in qualità di “padrone di casa” al Quadrilatero, ha espresso l’augurio che «la sinergia tra la vita degli studenti e un festival che porta in città una presenza tanto alta di film e di autori stranieri diventi sempre più stretta». Per il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, il Sardinia Film Festival «permette alla città di entrare in contatto con i contesti internazionali di produzione cinematografica e agli altri di conoscere la nostra produzione artistica». Segnali incoraggianti sono arrivati anche da parte della Regione. «Grazie all’avvio, finalmente, della Film Commission –ha assicurato l’Assessore regionale alla Cultura, Sergio Milia, presente all’inaugurazione– ci stiamo muovendo per cercare di trasformare in sviluppo reale una risorsa importante per il nostro territorio quale è quella cinematografica».
Il Sardinia Film Festival, quest'anno presieduto da Angelo Tantaro, è ormai una realtà riconosciuta anche a livello nazionale, e proprio quest’anno alla manifestazione sono stati assegnati i premi di rappresentanza della Presidenza della Repubblica, dalla Presidenza del Senato e dalla Presidenza della Camera.
Il riconoscimento più importante, però, arriva dai registi in concorso. Mai come quest’anno al Festival sono arrivati tanti giovani film maker che, non contenti di mandare i loro cortometraggi, hanno voluto essere presenti personalmente. Sono arrivati un po’ da tutto il mondo: da Israele, dall’Iran, dal Brasile, dalla Spagna, dalla Finlandia, dalla Svizzera. Alcuni hanno potuto trattenersi giusto il tempo della proiezione del loro film. Altri hanno approfittato dell’occasione per visitare Sassari e il suo territorio. Qualcuno si è “ubriacato” di sole e di mare ed è ripartito un po’ scottato ma entusiasta. Altri sono rimasti affascinati dagli scorci di Sassari, soprattutto dal Duomo e dalle vie intorno, e forse torneranno a girare il loro prossimo corto.

Verbali delle Giurie del VII Sardinia Film Festival
Il giorno 30 giugno 2012, presso la sede del Sardinia film festival in viale Mancini 5 a Sassari, si è insediata la giuria della settima edizione così composta: Aurelio Grimaldi, Elisabetta Randaccio, Gabriella Rosaleva, Giulia Zoppi, Alessio Trerotoli, Maria Cristina Caponi e Francesco Bellu.
La giuria, presa visione delle opere selezionate nelle varie categorie dalla commissione nominata dal Cineclub, ha così deliberato l’assegnazione dei premi.

Vincitore categoria Experimental
SECRET di Chin Tangsakulsathaporn (USA).
Per l’efficacia con cui riesce a condensare in pochi minuti l’intera storia, che ricorda per le atmosfere il primo Cassavetes.

Vincitore categoria Animation
RITUAL di Zbigniew Czapla (Polonia).
Per aver recuperato una tecnica tradizionale, riadattandola ai propri fini espressivi, imprimendo all’opera un’intensità e una poesia di indubbia efficacia.

Menzione speciale a
THE WOLF AND THE EWE di Mohammad-Ali Soleymanzadeh (Iran).
Per esser stato in grado di suscitare per l’intera durata dell’opera un alto tasso di suspense, impreziosito da innumerevoli citazioni legate alle arti visive.

Vincitore categoria Documentary
ODYSSEUS’GAMBIT di Alex Lora (Spagna).
Per aver saputo raccontare attraverso una prospettiva individuale un dramma generazionale con un linguaggio cinematografico ineccepibile.

Menzione speciale a
TASTES LIKE CHICKEN? di Quico Teivelis Meirelles (Brasile).
Per aver trattato un tema molto attuale spesso sottovalutato. Il regista è riuscito a sviluppare la storia con originalità e ironia, dandogli un personale tocco di leggerezza.

Vincitore categoria Scuola
EAU LA LA – LA SYMPHONIE AQUATIQUE di AA.VV. Ass. Ottomani – Guglia (Italia).
Per l’elevato livello formale ed espressivo raggiunto, discostandosi notevolmente dal livello presente in questa categoria.

Vincitore categoria Fiction Internazionale
EINSPRUCH VI di Rolando Colla (Svizzera)
crudo racconto di un dramma del nostro tempo, descritto con originalità formale, soluzioni di sceneggiatura rilevanti, mettendo in evidenza la professionalità del regista, che costringe lo spettatore ad aprire gli occhi davanti alle terribili ingiustizie commesse anche all'interno delle cosiddette democrazie occidentali.

Menzione speciale a
“WHEN THE KID WAS A KID” di Anahita Ghavinizadeh (Iran)
che riesce con sensibilità a narrare il vissuto psicologico di una solitudine infantile, a cui si aprono le porte della dolorosa consapevolezza adulta, raccontando uno spaccato del mondo iraniano assai interessante.

Vincitore categoria Fiction Italiana
“SOTTO CASA” di Alessio Lauria (Italia)
cortometraggio costruito con una solida sceneggiatura e un'ottima interpretazione, dove l'ironia e il grottesco diventano i paradigmi essenziali per ritrarre la società e le sue alienazioni quotidiane.

Menzione speciale a
“NON NEL MIO GIARDINO” di Andrea Corsini
apprezzandone l'idea drammaturgica originale, capace di intrigare lo spettatore e di lasciarlo sorpreso, sollecitando riflessioni sul futuro, disegnato distopicamente dal regista.

Vincitore categoria Vetrina Sardegna
“SOLO NOI TRE” (AINULT MEIE KOLM) di Giampietro Balia (Italia)
apprezzandone la professionalità della messinscena, la qualità formale e interpretativa e la scelta originale, per un autore sardo, di ritrarre sullo schermo uno spaccato di società estone in maniera convincente e sensibile.

Menzione speciale a
Per noi il cinema era “Proibito” di Sergio Naitza (Italia)
che conserva la memoria cinematografica della Sardegna attraverso un documentario ricco di spunti anche storici e sociologici.

Nessun vincitore nella categoria Video-Art, in quanto la giuria non ha ritenuta nessuna delle opere in concorso degna di essere premiata.

La Giuria Giovani
La Giuria Giovani composta da Laura Ledda (Istituto Psicopedagogico), Maria Mura (Istituto Professionale Alberghiero) e Diego Cappai (Istituto Tecnico Industriale) ha deliberato di assegnare:
Premio di rappresentanza della Presidenza della Repubblica a “DICEN” di Ruiz De Azua Alauda (Spagna)
Per l’eccellente modo in cui l’autore ha saputo emozionare il pubblico, rendendo visibile-attraverso un’approfondita lettura psicologica dei personaggi – un insostenibile spaccato di emarginazione giovanile.

Il presidente del Sardinia film festival 2012, Angelo Tantaro ha assegnato il premio di Rappresentanza del Presidente del Senato della Repubblica:
In concomitanza dell’ anniversario che celebra i 450 della fondazione dell'Università di Sassari viene assegnato il premio di Rappresentanza del Presidente del Senato della Repubblica al Magnifico Rettore Prof. Attilio Mastino in segno di riconoscimento per la sensibilità culturale dimostrata verso il Sardinia film festival e più in generale per l'attenzione verso i nuovi linguaggi della comunicazione come strumenti essenziali per la formazione e lo scambio tra culture.
Infine la Presidenza del Sardinia Film Festival, ha assegnato il
premio di rappresentanza del Presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana a TZUF di Ofer Matàn (Israele)
per aver saputo raccontare in maniera lucida e verosimile il dramma dei profughi africani verso Israele. Matàn filma una pagina asciutta e rigorosa utilizzando un punto di vista che unisce la cronaca e la fiction senza mai perdere di vista il suo scopo: fare del cinema “civile”. “Tzuf” fa riflettere, ma non solo. Pone soprattutto delle domande. Scomode e coraggiose. [Sommario] [Lista Edizioni]

 

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